di Corrado Zunino
fonte: La Repubblica, 12 febbraio 2014
In Italia arranchiamo sulla banda larga in classe e l’acquisto delle costose (e da sostituire dopo pochi anni) lavagne digitali, ma nel mondo si assiste a una larga retromarcia sul digitale a scuola, il digitale come strumento didattico, il digitale come supporto necessario. Dove la scuola digitale è stata ampiamente sperimentata – in Inghilterra, in Argentina, in quella Corea del Sud che offre gli studenti migliori, secondo i risultati dei test Ocse-Pisa – si torna indietro: si sono dimostrati, qui, legami tra l’utilizzo continuo del personal computer e l’abbassamento del rendimento scolastico.