REDAZIONE DI ELABORATI DEL TIPO "SAGGIO BREVE" E "ARTICOLO DI GIORNALE"

 

1. Premessa


La realizzazione di forme testuali quali il "saggio breve" e l'"articolo di giornale", previste dal Decreto ministeriale relativo alle modalità di svolgimento della prima prova scritta per il nuovo esame di Stato (tipologia B), assume necessariamente, nel primo anno di applicazione della legge di riforma, caratteri semplificati rispetto alle molte possibili impostazioni che potrebbero emergere da una ampia analisi strutturale e storica dei due generi.

La impostazione che può essere ipotizzata come praticabile nella prova d'esame e quale risulta anche dalle esercitazioni didattiche già realizzate per tali generi in alcuni Istituti scolastici del territorio nazionale, rappresenta un tipo medio e convenzionale. Ciò non esclude che il singolo studente possa raggiungere forme più spiccate o complesse o comunque originali, valutabili positivamente, purché il suo elaborato soddisfi gli altri criteri di accettabilità (pertinenza del contenuto, consapevolezza della forma testuale realizzata, rispondenza del registro linguistico alla funzione del testo), oltre a quello generale della correttezza formale della lingua.

E' in ogni caso necessario aver presente che nella produzione scolastica di testi di "saggio breve" e di "articolo di giornale" si procede comunque per via di simulazioni.

2. Caratteri comuni al "saggio breve" e all'"articolo di giornale"

Gli aspetti comuni a entrambe le forme testuali, che consentono di differenziarle dal semplice componimento su tema dato, sono i seguenti:

a) il fatto che sia il "saggio breve", sia l'"articolo di giornale", a causa della loro comunicazione effettiva, hanno una collocazione e una destinazione editoriale precise: il "saggio breve" in una tipica rivista di cultura (specialistica o no), l'"articolo di giornale" in un giornale o periodico ad alta frequenza e tiratura, che mira alla informazione del grande pubblico e alla "divulgazione" di temi, talvolta anche specialistici. Lo studente deve essere consapevole di questo aspetto intrinseco alle due forme testuali e di conseguenza dovrà dichiarare nell'elaborato la sua scelta redazionale e la destinazione del suo testo;

b) l'argomento da sviluppare è generalmente riferito a fatti, eventi o fenomeni determinati e contiene in sé, sia pure in misura minima, una impostazione problematica. Essa è comunque sempre accompagnata da un corredo di ulteriori indicazioni, necessarie perché sia possibile trattare l'argomento in una delle due forme testuali previste;

c) nella pratica reale delle due forme testuali in questione è essenziale, com'è noto, l'indicazione di una misura (massima e talora anche minima) da rispettare. Sebbene questo vincolo sia raramente considerato, fino ad ora, nella pratica scrittoria della nostra scuola, è tuttavia opportuno definire almeno un limite massimo: non più di 5 colonne di foglio protocollo per il "saggio breve" e non più di 4 colonne per "l'articolo di giornale".

3. Indicazioni per la redazione del "saggio breve"

Per la redazione del "saggio breve" è essenziale la disponibilità, per lo studente, di un ulteriore apporto di dati e di spunti, sulla base dei quali egli possa costruire una trattazione concretamente argomentata e anche dialetticamente condotta. Nella impossibilità di fornire e far utilizzare, in sede d'esame, un vero "dossier" di documentazione, è comunque indispensabile fornire, secondo i casi, dati statistici, citazioni strettamente pertinenti, brani di documenti (talora anche figurativi), testimonianze, suggerimenti di rinvio a questioni connesse all'argomento proposto o a prospettive alternative. Tale corredo documentario, accompagnato da breve citazione delle fonti, ha lo scopo di attivare le attitudini critiche e le conoscenze pregresse possedute dallo studente.
Per effetto della sua impostazione critica e argomentata, il testo di un "saggio breve" può anche assumere una struttura chiaramente articolata mediante una eventuale paragrafazione e un corredo di brevi note.

Anche il registro linguistico, pur risentendo delle scelte peculiari dell'autore, deve connotarsi per il carattere argomentativo e oggettivo della trattazione e includere utilmente anche termini tecnici, purché appropriati ed eventualmente spiegati.

Elemento essenziale di una trattazione saggistica è anche la presenza di un titolo che, com'è noto, da una parte riassume il contenuto della esposizione, dall'altra ne indica una chiave di lettura.

4. Indicazioni per la redazione dell'"articolo di giornale"

Per lo sviluppo dell'argomento nella forma di "articolo di giornale", risultano essenziali, oltre alla utilizzazione degli stessi dati e spunti forniti per la redazione del saggio breve, i seguenti accorgimenti:
- lo studente dovrà dichiarare il tipo di "giornale" (o tutt'al più settimanale) sul quale ipotizza la pubblicazione: "quotidiano di informazione" di carattere nazionale o regionale, giornale specializzato, settimanale ad alta tiratura, pubblicazioni periodiche di associazioni, e non necessariamente con il nome di una testata realmente esistente;

- lo studente dovrà anche indicare il settore specifico in cui immagina di collocare il suo articolo: in prima pagina, in pagine di cronaca estera o di cronaca nazionale, dedicate a fatti di politica, di costume, di economia, o nelle sezioni speciali dedicate alla scienza e alla cultura, agli spettacoli, allo sport, alla cronaca cittadina;

- anche per questo tipo di testo vigono criteri che regolano l'assetto della forma compositiva, sia nella struttura complessiva (abbastanza lineare ed eventualmente suddivisa da titolazioni intermedie e da battute di intervista), sia nel registro linguistico. Questo ultimo dovrà risultare il più possibile coerente con il tipo di destinazione e con le caratteristiche della specifica sede giornalistica in cui il testo è collocato;

- nel caso dell'articolo di giornale (o di periodico) assume maggior rilievo la funzione del titolo: sia per la possibile sua articolazione in più parti, eventualmente caratterizzate anche tipograficamente, sia per la ben nota funzione di forte effetto di orientamento del lettore.

La produzione di un testo giornalistico comporta un ulteriore accorgimento. Poiché l'argomento può ben essere, in sé, non collegato in via diretta e immediata all'attualità, e poiché, d'altra parte, la sua trattazione in forma di articolo giornalistico si giustifica solo sulla base di una sua "attualità", è necessario trovare in tali casi un riferimento (immaginario o abbastanza realistico) a circostanze vicine nel tempo (una ricorrenza, una scoperta, una mostra e simili) che rendano verisimile la trattazione giornalistica di quell'argomento per rivolgersi a un pubblico di lettori contemporanei.

 

(Dal sito del Ministero P.I.)

 per ulteriori informazioni:  www.istruzione.it/argomenti/esamedistato/home.html