Nuova
era iniziata con la spedizione di Alessandro Magno e la conquista dell’Oriente
(334 – 323).
Fine
della Polis in seguito al tentativo di Alessandro Magno di creare una
monarchia universale. |
à
Viene meno quel valore spirituale della Grecia classica teorizzato dal
pensiero politico di Platone e di Aristotele.
Si
trasforma la figura dell’uomo da cittadino a suddito. |
à
Le abilità non consistono più nelle antiche virtù civiche, bensì in
un sapere e in una tecnica che richiedono specializzazione.
Rottura
dell’identificazione fra uomo e cittadino |
à
L’uomo si scopre ‘individuo’
®
individualismo ed egoismo
à
Rottura fra etica e politica (identificate da Aristotele)
Superamento
del razzismo |
à
Eguaglianza, almeno teorica, della donna (alcune scuole filosofiche
ammetteranno donne , il Giardino).
Allargamento
della cultura greca. |
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Perdita di profondità (si perde la ‘seconda navigazione’!)
à
Perdita di purezza
La
filosofia perde di profondità teoretica, acquista in consenso pubblico.
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Interessa
maggiormente il problema del senso della vita rispetto a quello della sophia.
In
un’epoca di crollo dei valori e di veloci mutamenti il problema della vita
viene risolto con l’idea del bastare – a- se – stessi (autarchia). | |
Il
fine morale coincide con la felicità, intesa più come rinuncia che
conquista, intesa come apatia (Zenone), come superamento del dolore
fisico e come eliminazione di ogni turbamento dell’anima (Epicuro), come
rinuncia, indifferenza, insensibilità. | |
Ideale del
saggio, in quanto la sua felicità non differisce qualitativamente da quella
degli Dei (anche fa le fiamme il saggio può essere felice!) |
à
Smarrita la ‘seconda navigazione’ la felicità è raggiungibile solo
su questa terra.
Tutti
i capiscuola si avvicinano nella loro vita reale all’ideale predicato: per
questo riscossero molta ammirazione ed ebbero molto successo. |